Il Metodo F.A.S.E M.
Scopri i principi fondamentali che ci guidano e ci distinguono nel nostro approccio unico e innovativo.


Accreditato E.C.M.
Quando e perchè è nato?
Era il lontano 2006 quando durante un un tranquillo turno di notte, un’infermiera laboriosa, si trova a fronteggiare una situazione inaspettata. All'improvviso da dietro la porta spunta fuori un paziente e comincia ad inveire contro di lei. E' arrabbiato, vuole andare a casa e minaccia di farle del male se non verrà lasciato andare via dal reparto all'istante. E' anziano e probabilmente affetto da demenza ma non per questo meno pericoloso o violento. Con il cuore in gola, la giovane donna riesce a mantenere la calma e, grazie a una rapida intuizione, riesce a disinnescare la situazione. Successivamente chiama rinforzi e segnala l'avvenimento.
Nei giorni seguenti, però continua a rivedere dei flashback della stessa scena: il paziente che compare all'improvviso, gli insulti e l'aggressività. In più ha delle domande e delle preoccupazioni che continuano a tornarle in mente:
"e se mi avesse preso al collo?"
"se mi avesse preso i capelli o da dietro le spalle, cosa avrei fatto?"
"e se mi avesse aggredito e io per difendermi gli avessi fatto del male cosa sarebbe successo?"
Non si può vivere nella paura e quindi decide che deve iscriversi ad un corso di difesa personale che l'aiuti sia fuori che dentro l'ospedale. Incomincia a cercare un corso di difesa personale tuttavia fa fatica a trovarne uno che le insegni ciò di cui ha bisogno. Sono tutti incentrati sull'applicazione delle singole tecniche delle arti marziali seguendo un solo filone di pensiero e di scuola ma sono carenti di tanti altri aspetti.
Un po' confusa ma in cerca di risposte, viene convinta da una sua amica a leggere un libro di autodifesa femminile e poi incuriosita inizia a prendere lezioni dal maestro nei corsi di difesa personale serali. Questi corsi la stupiscono, sono molto diversi dagli altri perchè includono al loro interno molti più mix di arti marziali diverse e anche aspetti normativi come per esempio il diritto della legittima difesa in ambito civile.
Tuttavia non c'è una componente sanitaria che faccia al caso suo. Quando confida ciò al maestro e gli spiega esattamente le sue esigenze, il docente inizia ad approfondire la tematica, si confronta con altri esperti del settore e analizza le diverse soluzioni sotto più punti di vista differenti fino ad elaborare un metodo che nei successivi 2 anni verrà perfezionato diventando l'attuale metodo di insegnamento F.A.S.EM.
A cosa si ispira ?


Raccomandazione n.8 del 2007
Nel novembre del 2007, il Ministero della Salute ha pubblicato la Raccomandazione n.8 perchè, a seguito di un incremento di atti di violenza a danno degli operatori sanitari, venissero messe in atto opportune iniziative di protezione e prevenzione. In particolare noi ci siamo fin da subito focalizzati sul difficile tema della Formazione che, secondo la Raccomandazione doveva essere:
1 – Formazione rivolta a tutti gli Operatori con lo scopo di sviluppare
Precauzioni universali della violenza
Riconoscere i rischi e segnali di pericolo
Metodologie per gestire i pazienti aggressivi e violenti
2 – Formazione per il Management
Riconoscere le situazioni ad alto rischio
Assicurarsi che tutti gli operatori ricevano un adeguato addestramento
3 – Formazione per il personale di Sicurezza
Conoscenza dei metodi psicologici di controllo dei pazienti aggressivi
Conoscenza dei sistemi per disinnescare situazioni ostili
Noi, che già avevamo esperienza in Corsi di Autodifesa Civile e tecniche antiviolenza rivolta a cittadini, giovani e donne ci siamo fin da subito attivati per avviare del Corsi di Autodifesa Professionale specifici per gli Operatori Sanitari e i Medici in modo da rispondere in modo adeguato a questa necessità.
Obiettivo del metodo
Gli episodi di aggressività che avvengono in un Servizio di Pronto Soccorso Medico oppure in un reparto Psichiatrico di Diagnosi e Cura costituiscono un problema molto importante per le ricadute soprattutto psicologiche che possono esserci sul personale (rischi di Burn-out) e sui degenti (con compromissione delle relazioni terapeutiche).
Con questo Metodo ci siamo posti l’Obiettivo di Formare e Addestrare gli Operatori Sanitari a gestire in sicurezza le possibili situazioni di aggressione fisica e di conflittualità verbale da parte di pazienti o loro famigliari e accompagnatori.
Tale formazione doveva essere perfettamente conforme alla Raccomandazione n.8 / 2007 del Ministero della Salute e nel pieno e completo rispetto delle persone coinvolte.
Infine la formazione doveva essere costituita da contenuti teorici e da tecniche operative in modo da facilitare l’apprendimento. Inoltre doveva rendere le tecniche direttamente utilizzabili e applicabili con efficacia nella realtà dei reparti.
La metodologia didattica scelta è:
di tipo frontale ed interattivo nelle componenti teoriche (dibattito tra discenti ed esperto)
di tipo "attivo" nelle componenti pratiche con esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di tecniche professionali relative all'autodifesa degli Operatori Sanitari.


Principi fondanti:
•Massimo rispetto del paziente e tecniche ‘non violente’
•Principio di Pareto: 80% - 20% (studio solo quello che serve)
•Fusione di teoria e pratica con studio ‘a livelli’
•Didattica moderna e di facile apprendimento
•Insegnamento dei ‘principi attivi’ delle tecniche e loro applicazioni
Questo metodo è il risultato di oltre 18 anni di lavoro di medici, psicologi, maestri di arti marziali, e delle esperienze maturate direttamente sul campo.
In questi anni sono stati formati oltre 2.300 Operatori Sanitari del settore pubblico e privato, di tutte le specialità e provenienze; con questi corsi tutti hanno imparato ad affrontare e gestire in sicurezza le situazioni di aggressione più complesse e difficili.




Quanto dura ciascun livello?


Per garantire un apprendimento efficace e strutturato, i corsi di formazione sono suddivisi in vari livelli.
Questo approccio graduale consente a ciascun allievo di assimilare le competenze necessarie prima di progredire al livello successivo. Ogni partecipante deve completare il livello precedente con esito positivo per ottenere l'accesso ai corsi superiori.
Questa metodologia assicura che tutti gli studenti abbiano la preparazione adeguata e comprendano appieno i concetti prima di affrontare sfide più complesse. In questo modo, la formazione diventa un'esperienza sempre più ricca e formativa, favorendo lo sviluppo delle capacità individuali e aumentando le possibilità di successo nel percorso di apprendimento.
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